COLOMBO

 

Ideato da Richard Levinson e William Link, il Telefilm "Colombo" è andato in onda dal 1968 al 2003 per un totale di 69 episodi suddivisi in 10 stagioni regolari e diversi Film-TV fuori serie. La durata di ciascun episodio è quella propria di un Film, variando dai 75 ai 100 minuti.

Il protagonista del Telefilm è sicuramente il Tenente di Polizia più famoso del mondo, forte di una carriera televisiva di oltre 30 anni.

Ad apprezzare "Colombo" sono soprattutto le fasce più mature di spettatori e non tanto per l’anagrafe dello show (molti serial datati trovano consensi tra le nuove generazioni) quanto per la tipologia della narrazione. Siamo infatti di fronte ad un ottimo esempio (emblematico, direi) di "Giallo" vecchio stampo, dove a farla da padrona è l’indagine vera e propria. Non ci sono inseguimenti né sparatorie (il protagonista non porta nemmeno la pistola!) e neanche effetti speciali degni di nota, ma un’accurata ispezione di tutti i particolari coinvolti nei delitti proposti, nella miglior tradizione di un Poirot o di un Ellery Queen.

Non bisogna però commettere l’errore di considerare "Colombo" come un Telefilm Giallo convenzionale, perché di elementi di caratterizzazione e di originalità ce ne sono più d’uno. Tornando alla popolarità del personaggio protagonista della serie occorre dire che la figura del Tenente Colombo ha avuto tanta fortuna da condizionare, nel bene e nel male, la carriera dell’attore che lo ha interpretato, quel Peter Falk che ormai il mondo intero identifica come il Tenente Italiano della Squadra Omicidi di Los Angeles. Falk aveva già un discreto successo negli anni ’60 in cui aveva partecipato a diverse produzioni cinematografiche importanti come "La Grande Corsa" (con Tony Curtis e Jack Lemmon) e "Fammi male e coprimi di violenza" (con Natalie Wood), ma quando "Colombo" ("Columbo" in originale) entrò nella case di milioni di telespettatori Americani, dapprima con un Film-TV del 1968 e poi con la prima stagione della serie nel 1971, il volto dell’attore venne indissolubilmente legato a quello dell’Investigatore Italo-Americano.

A suo modo, il personaggio di Colombo, ha anche dato lustro alla numerosa Comunità Italiana residente negli Stati Uniti d’America, spesso vittima di stereotipi e luoghi comuni. È vero, Colombo è sciatto e disordinato, non è un adone e non sfoggia doti atletiche, veste male e si pettina peggio, ma è eccezionalmente intelligente ed ha un intuito incredibilmente efficace. La sua intelligenza ed il suo intuito sono tali che, solitamente, già nel suo primo sopralluogo sulla scena del delitto, Colombo identifica il criminale, e tutto il resto dell’episodio costituirà una snervante (per l’assassino) "partita a scacchi" volta a dimostrare la sua colpevolezza. Il Tenente Italo-Americano gioca sapientemente le sue mosse, fingendo una compiacenza ed una duttilità che rassicurano il sospettato (che non sa nemmeno di essere tale) al punto da portarlo a commettere l’inevitabile passo falso.

La struttura degli episodi di "Colombo" è piuttosto omogenea: nei primi minuti della puntata viene mostrato il delitto nella sua interezza, e poi la narrazione salta al momento dell’arrivo del Tenente sulla scena del crimine. Dopo una rapida ispezione e le prime domande ai conoscenti della vittima, Colombo identifica la sua "preda" e comincia ad attuare la sua tattica di subdola persecuzione, spesso supportata da una buona dose di adulazione nei confronti del sospettato che è quasi sempre una persona notevole per meriti, abilità o fama.

 

 

Pur partendo in maniera piuttosto delicata, la persecuzione di Colombo arriva sempre a causare una certa esasperazione nel sospettato che comincia a perdere le staffe per le continue apparizioni dell’Investigatore.

 

Una delle mosse più snervanti del Tenente consiste nel fingere dicongedarsi per poi tornare sui suoi passi pronunciando la storica frase: "Un’ultima cosa...". Ma la "cosa" non sarà mai "l’ultima", finchè il colpevole non verrà assicurato alla giustizia.


A caratterizzare la serie ci sono molte piccole particolarità che hanno contribuito a costruire la figura quasi leggendaria del Tenente Colombo. La prima, e più evidente, è l’abbigliamento del tenace Poliziotto, che compare sempre avvolto in un impermeabile beige sgualcito e sempre più logoro (a dire il vero, nel primo Film-TV, questo indumento appariva in buone condizioni). Sotto l’impermeabile Colombo indossa sempre un anonimo completo grigio corredato da una insulsa cravatta scura.

Tra le dita della mano destra è invece immancabile un grosso sigaro, probabilmente di pessima qualità, a quanto ci viene fatto capire dai commenti espressi dagli astanti in alcuni episodi.

Altro elemento di caratterizzazione del personaggio è costituito dall’automobile personale: una vecchia e malridotta Peugeot 403 decapottabile dal colore indefinibile che emette suoni poco rassicuranti ed un denso fumo scuro.

 

 

Parte della "Leggenda" di Colombo è poi la sua fantomatica moglie: la Signora Colombo viene nominata di continuo ma non appare mai, in nessun episodio di nessuna serie.  A volte Colombo ci viene mostrato al telefono con la sua consorte, ma nemmeno la voce della donna viene mai fatta sentire allo spettatore.

E ancora, il Nome di Battesimo del Tenente viene deliberatamente mantenuto nel mistero dagli autori: Colombo, interrogato più volte sulla questione, risponde sempre in modo evasivo, secondo un copione prestabilito. Ma analizzando alcuni "fermo immagine" di alcuni episodi in cui il Tenente mostra il proprio distintivo, gli appassionati sono riusciti a leggere il nome "Frank" precedere il cognome del protagonista.

Ultimo, ma non meno importante, il serafico cane di razza Bassett hound che accompagna il Tenente in molte sue indagini: Colombo lo ha battezzato semplicemente "Cane", a sottolineare la pragmaticità e la trascuratezza del personaggio nella quotidianità della sua vita privata, in aperto contrasto con la sua genialità Professionale.

 

 

PERSONAGGI ED INTERPRETI:

 

Tenente Colombo: Peter Falk (1927-2011)

 

Seguendo la serie salta all’attenzione la pressochè totale assenza di comprimari fissi. Ogni caso è ambientato in un ambiente sociale o professionale differente, con protagonisti ed interpreti sempre nuovi, salvo rare eccezioni. Molti attori più o meno popolari si sono avvicendati sul set di "Colombo", soprattutto nel ruolo del "cattivo" di turno. Ricordiamo Leonard Nimoy e William Shatner (da "Star Trek"), Robert Culp ("Le Spie" e "Ralph SuperMaxiEroe"), George Hamilton ("Dinasty"), Robert Vaughn ("A-Team"), Sorrell Booke ("Hazzard"), Tyne Daly ("New York, New York" e "Burn Notice"), e ancora Ray Milland, Ida Lupino, Leslie Nielsen.